Friday, January 22, 2016

Sempre meglio che lavorare

Il mio partner in crime è sempre stato lo stesso da anni. La Filo. Le nostre condizioni sono sempre state le stesse in quanto amanti del cinema finto d'essai:
1. visioni strategiche in cui in sala ci siano al massimo 4 persone (noi comprese), dalle 18.30 alle 20.00 come ora d'inizio proiezione, tassativamente giorno feriale non pre-festivo;
2. pop corn per lei e "patatine leggere" per me, quelle che non sanno di niente, che spacciano per light, forse perchè non pesano effettivamente nulla in mano;
3. piedi appoggiati sulla poltrona di fronte mentre mangiamo e commentiamo a voce alta, del resto scegliamo sempre la penultima fila.
Normalmente accade che:
1. le poche persone in sala si girino a fissarci per indurci a stare in silenzio ma noi andiamo al cinema insieme proprio per poter parlare di quello che stiamo vedendo;
2. entri uno scagnozzo in sala che non sappiamo come faccia a vedere che siamo spalmate come su un divano per dirci di mettere giù i piedi dalla poltrona di fronte;
3. rimettiamo i piedi appena lo scagnozzo esce dalla sala.
Abbiamo rispettivamente più di 70 anni in 2.
Questo accade normalmente una volta a settimana, il giovedì. 
Ieri sera abbiamo scelto di vedere un film sulla nostra vita (io e la Filo siamo MOLTO simili), THE PILLS - sempre meglio che lavorare: la storia di un gruppo affiatato di ragazzi romani con l'incubo di diventare adulti, di lavorare. A me il film è piaciuto molto, soprattutto perchè in romano. 
E perchè tra il serio e il faceto dice verità che un adulto che si sta "svegliando" o si sia già "svegliato" da tempo sa:
  • scegliere di svegliarsi alle 7 puntando la sveglia tutte le mattine è scegliere di vivere una vita di mmmmmerda;
  • dedicare la propria vita, le proprie giornate a qualcosa "a caso" che non ci piace è una vita di mmmmmerda;
  • siamo circondati da persone apparentemente vive ma morte già da tempo, che non è detto stiano peggio di noi, anzi...ma con cui non hai nulla in comune perchè tu (io) sei un pò strana a pensare cose da persona "viva" e spaventi un pò nel tuo entusiamo (i morti non possono provare entusiasmo);
  • "bighellonare" in giro e avere il tempo di prendere un caffè con un amico quando si vuole è un lusso che ci si dovrebbe prendere più spesso e che fa bene al cuore.
"Avete mai pensato da piccoli che la cicorietta ripassata in padella di vostra madre facesse schifo? Che rappresentasse il momento in cui vostra madre non aveva voglia di cucinare? Ecco, ora a 33 anni la cicorietta ripassata in padella mi piace da morire. Il segreto credo che sia trovare fuori di casa una cosa da fare che ci piaccia come la cicorietta in padella."
Non accontentarsi, scegliere, agire. Credo abbiano ragione i ragazzi del film.

Monday, December 14, 2015

Buoni a nulla

Quando preparo un polpettone, che sia di carne o pesce, non uso mai gli stessi ingredienti della volta precedente. Questo perchè vorrei che fosse sempre diverso o, forse semplicemente, cerco di riciclare al suo interno sempre avanzi nuovi.
Mi piace molto il polpettone e nel suo essere piatto povero non mi vergogno nel "spacciarlo" per una ricetta di un certo impegno e bravura.
Mi piacerà così tanto il poter impastare e mescolare con le mani differenti ingredienti perchè è la medesima cosa che mi piace far accadere ogni giorno che vivo? Inserire piccoli cambiamenti e novità che si rivelano all'inizio intuitivi poi importanti.
Anche la visione di un film in un giorno dall'umore particolare è un ingrediente non a caso.
Sky è un grosso alleato nelle giornate di riflessione e solitudine di dicembre. La commedia italiana, mio genere preferito, mi induce a qualche lacrima certa anche nelle sceneggiature più demenziali. Ed ho pianto anche nel vedere Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio. Come se avessi bisogno di sentirmi dire in uno dei dialetti italiani che più mi piacciono, il romano, "tu ti devi fà rispettà", "te devi imparà a dddire di no", "te devi incazzà e lo devi fà vedere", "la vita è difficile, ci propone sempre degli incroci", "certe persone sembrano... ma poi sono un'altra cosa".